Il Rosso Fiorentino, pittore della maniera
Auteur(s)
Pascale Climent-Delteil Editeur(s)
Presses universitaires de la Méditerranée Thèmes
Arts et beaux livres
Collection
Cahiers de Prévue
ISBN
2-84269-797-9
978-2-84269-797-6
EANS
9782842697976
Date
Collation
134p. ; 16 x 24 cm ; reliure : Broché
Autre présentation
Nel Decennio 1515-1525, mentre il Classicismo è ormai giunto al suo apice, nella società italiana s'incrinano le certezze dell'Umanesimo, valori fondanti del Rinascimento.
Il Rosso Fiorentino è senz'altro una delle personalità più affascinanti del Manierismo che nasce da questo divario tra ideale artistico e realtà storica. Fin dagli esordi, il giovane pittore mostra di volere allontanarsi dalla perfezione normalizzante dei maestri contemporanei per poter dipingere secondo la propria maniera. Va ad attingere alle fonti del primo Quattrocento la schiettezza delle linee e dei colori ; su queste basi trasgredisce le norme della rappresentazione classica, lascia la sua fantasia esprimersi attraverso variazioni personali e introduce nel dipinto quella singolarità (insieme unicità e stranezza) che caratterizza la Maniera : ormai, l'opera d'arte non è più soltanto la raffigurazione di un tema, eseguita con più o meno maestria dal pittore, ma l'oggetto tangibile della visione e dell'interpretazione dell'artista. Forza dei colori vividi, raffinatezza dei particolari, luminosità dei riflessi cangianti, e angolosità delle figure scarne, irrequietezza degli sguardi, oscurità degli sfondi : così si palesa nei dipinti del Rosso l'ambiguità di un'epoca e l'individualità di un uomo attratto dalla luce quanto dalle tenebre.
Questo studio segue il percorso del pittore attraverso le sue opere, dall'Assunzione della Vergine per la chiesa della Santissima Annunziata a Firenze alla Galleria di Francesco I a Fontainebleau, sottolineando l'importanza del contesto storico-culturale e il ruolo del Rosso nel « passaggio » del Rinascimento italiano in Francia.